oltre

Ivan Pes self, CBM archive

Siamo grati a Ivan per questa sua elaborazione in 3D che ben sintetizza la situazione nella quale ci ritroviamo – oggettivamente prigionieri di una gabbia dorata e ordunque privilegiata – pur avendola artatamente costruita in un’epoca antecedente alla presente, che siamo tutti (o quasi) obtorti colli costretti a subire, deprivati di probabili vie d’uscita.

Viviamo a Fiesole – già celebrata residenza di artisti, letterati & poeti del bel mondo internazionale del secolo scorso e di quello precedente, ma ormai non più – in una casa museo troppo grande in cui ci siamo trasformati in abnegati custodi tuttofare, dovendo occuparci della manutenzione della magione e del giardino nonché della collezione di Diana Baylon, già nostra genitrice, presidiando non stop un ambiente allarmato 24 ore su 24.

In dimore più o meno s/toriche come questa, ci si ritrova oggettivamente & soggettivamente agli arresti domiciliari, visto & considerato che si devono continuare a pagarne assurde tasse e spese esponenziali, dovendo al contempo improvvisarci idraulici, imbianchini, giardinieri & chi più ne ha più cerchi di metterglielo a questo popolo di affamati, non più intenzionati però, a badare a mestieri che, qualora si riesca a individuarne un raro superstite, ci si ritrova a dover corrispondere, in moneta sonante senza fattura, altrimenti per lui o per lei non vale, piccole fortune, dedicando le ore rimanenti a un sonno denso di incubi neri, vista & considerata la situazione da no return ticket.

“Ma perché non venderla questa dannata proprietà ?” –  sarebbe gioco forza chiedere.

“Perché il mercato immobiliare non esiste più anche se – ripete inesausta l’agente immobiliare – la gente non sogna altro che vendere per abbandonare questo paese senza doverci rimetter più piede”.

Ovvio che in frangenti divisionali (da io diviso) di questo tipo, privi financo di chimere, si possa ingenerare l’insopprimibile impulso di spingersi oltre… evenienza su cui l’amico Ivan ci invita a soprassedere…